Previeni gli attacchi imminenti di afidi e insetti.

Come prevenire malattie e parassiti? La ricetta è di cominciare presto.

Aprile è un mese importantissimo. Le piante che hanno svernato sia in casa che fuori, si stanno riprendendo dal letargo e stanno gettando nuovi germogli e foglioline. Quelle appena acquistate o di prossimo acquisto nel garden center di fiducia come Giardango, si presentano già bellissime, in ottima forma e cariche di fiori.

La fortuna vuole che al momento non si siano ancora risvegliati gli eserciti di afidi ed insetti che ogni anno puntualmente si ripresentano pronti a creare danni alle nostre amate essenze, mentre i funghi patogeni – soprattutto in questo particolare periodo che nel 2022 vede una primavera dalla partenza un filo ritardata – restano ancora ben avvolti dal guscio della spora (una sorta di astuccio che è la forma resistente del fungo) in attesa che la temperatura e l’umidità diventino adatte ad uscirne.

Secondo il detto che “prevenire è meglio che curare”, il momento è ideale non solo perché il clima si fa mite e le giornate si allungano, ma anche come opportunità per rafforzare le difese immunitarie delle nostre amiche verdi, in modo da renderle subito più resistenti all’attacco delle avversità, quando arriveranno – giacché è certo che arriveranno.

Dalla chimica al naturale – i nuovi prodotti più eco-compatibili richiedono maggiore programmazione

Un tempo non molto lontano (fino a circa 3 anni fa) noi appassionati di giardinaggio avevamo a disposizione numerosi prodotti chimici di sintesi (cioè creati in laboratorio) per combattere insetti nocivi e funghi patogeni. Funzionava così: quando ci si accorgeva della presenza di animaletti o macchie strane, si andava nel Centro Giardinaggio di fiducia, si chiedeva un consiglio agli inservienti del reparto piante, magari mostrando loro una foglia malata dal vivo oppure una sua foto, si acquistava il prodotto giusto, si spruzzava lavando la pianta e, quasi sempre, dopo poco non ci si pensava più, perché in breve tempo gli afidi ne restavano uccisi e le chiazze si fermavano. Poco importava dei danni ambientali, a partire dai più immediati come quelli sugli insetti impollinatori quali le api.

Oggi la situazione è ben diversa: la maggioranza dei prodotti chimici di sintesi è stata bandita dalla libera vendita (in assenza di apposito patentino) per ragioni di tossicità. Al loro posto sono disponibili decine di prodotti naturali di sostituzione, tutti a base di sostanze vegetali, batteriche, minerali, che non si fregiano dell’etichetta di “insetticida” o “fungicida” perché non uccidono l’insetto o il fungo, che se ne vanno poiché l’adozione di tali prodotti finisce per creare sulla vegetazione un ambiente inadatto al fungo o all’insetto. Scopri un bel ventaglio dei nuovi prodotti a QUESTO LINK.

Un fatto non da poco, perché, se il risultato finale è lo stesso (con peraltro bei vantaggi per l’ambiente), adesso bisogna prepararsi con largo anticipo, anziché attendere l’ultimo minuto, visto che gli effetti di questi nuovi prodotti sono più lenti a manifestarsi.

Piante sane come risultato di una bella prevenzione di base

Vale per ogni organismo vivente e quindi anche per ogni vegetale: chi è sano e robusto, difficilmente cadrà preda di malattie e parassiti. Per rendere sana e robusta qualsiasi pianta bisogna che:

  • sia adatta al luogo dove l’andiamo a mettere a dimora (es. una pianta da sole dovrà essere esposta al sole, non all’ombra);
  • abbia sufficiente spazio per espandersi ed essere accarezzata dall’aria (es. no alle vaschette troppo fitte; lo spazio va calcolato pensando alle dimensioni finali che assumeranno gli apparati radicali e le parti aeree di ogni pianta, piuttosto che quelle iniziali);
  • stia nel terriccio o terreno giusto per la sua specie di appartenenza (es. evitare di piantare le acidofile in suoli calcarei);
  • venga annaffiata nei modi e nelle quantità giuste (es. no alla bagnatura del fogliame, no allo stress idrico – da notare che la maggior parte delle piante soffre per eccessive bagnature!);
  • venga concimata con regolarità e con il prodotto adatto (es. no al concime universale su gerani e petunie).

 

L’aiuto dai nuovi prodotti

Oltre alle norme di base appena elencate, i nuovi prodotti naturali per la prevenzione e la difesa offrono un aiuto in più: leggendo l’etichetta ci si accorgerà che molti di essi si definiscono “corroboranti”, un termine che viene dal latino “cum” e “robur”, cioè “con forza”. Servono quindi a rinforzare le piante in prevenzione, oltre che a creare un ambiente sgradevole per lo sviluppo di insetti e funghi. Significa che vanno irrorati adesso, quando le piante sono ancora belle e sane, per irrobustirle, per “corazzarle” contro le avversità: l’equivalente, per intenderci, della crema solare e dell’integratore a base di echinacea per noi umani.

Dobbiamo abituarci a spruzzare le nostre piante ogni 7 giorni, bagnandole bene anche lungo i fusti e i gambi e sulla lamina inferiore delle foglie, per poi lasciarle sgocciolare: i prodotti usati non sono tossici ne’ nocivi, nemmeno per gli animali domestici.

I prodotti “tuttofare”

Fra i tanti prodotti naturali proposti dai migliori Centri di Giardinaggio, tre sono senz’altro i più efficaci da tenere come armamentario di base per le proprie attività in giadino:

Il macerato d’ortica: potentissimo “concime” assorbito anche per via fogliare, una specie di “Red Bull” per le piante che si rinforzano notevolmente a ogni irrorazione. È anche efficace nel tenere lontani insetti come gli afidi, i bruchi divoratori di ogni tipo, le mosche bianche, le psille vettori della Xylella, etc.

Il sapone molle (o sapone di Marsiglia o sali di potassio): sgradito ai funghi perché scioglie la spora (l’involucro di cui sopra) e crea una superficie scivolosa per il loro aggancio. È efficace come difesa contro le cocciniglie perché le soffoca.

La propoli: anche per gli umani è un ottimo antibatterico, inoltre disturba i funghi e rende amare le foglie all’assaggio da parte degli insetti pungitori e masticatori. In prevenzione migliora il funzionamento delle foglie.



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